di Augusto Sebastio (Avvocato del Foro di Taranto, Segretario CSIG Taranto)
IL PROGRESSO DELLA CONCILIAZIONE NEL SISTEMA GIURIDICO
L'impossibilità di rivolgersi ad un sistema giuridico ordinario, snello,flessibile e rapido costituisce uno dei maggiori crucci del mondo imprenditoriale.Tutto ciò lascia il passo alla necessità di accesso delle Alternative dispute resolution o, come sono stati definiti da una parte della dottrina, mezzi di soluzione appropriata delle controversie. Specie nel caso della mediazione si riesce a scorgere un profilo completamente nuovo rispetto ai mezzi tradizionali giudiziali e cioè l'aspetto strettamente emozionale (ma anche interessi e preoccupazioni) delle parti, che nelle procedure ordinarie resta sempre marginale o mortificato dal rispetto dei canoni e delle regole procedurali e sostanziali. La dinamicità e la volontarietà di tali meccanismi inoltre, pongono al riparo dall'eventuale manifestarsi di incomprensioni o false rappresentazioni della effettiva volontà delle parti coinvolte. L'allocazione contestuale per il raggiungimento dell'accordo è poi requisito essenziale al raggiungimento di una soluzione comune satisfattiva. Le parti vengono così distribuite in ambienti privati separati, spesso ricorrendo al sistema delle tre stanze, una per parte ed una comune, per il raggiungimento pacifico di un accordo. Il ruolo del legale in tale contesto si permea di una nuova valenza ad ampio raggio,da austero custode dei sigilli legali e dei dettami dottrinali, a confidente, ascoltatore e sodale partecipatore, anche emotivo, degli interessi della parte rappresentata.
In un sistema come quello italiano, (dove è più corretto parlare di conciliazione poiché non si può tradurre letteralmente il termine mediation, a meno che non si voglia giungere a differenti conclusioni), un importante mattone del complesso piramidale di sviluppo della materia in questione è stato il Libro Verde sui metodi alternativi per le controversie civili e commerciali dell'Unione Europea del 2002. Il disegno di legge n. 2463 approvato dalla Camera dei Deputati nella promozione della Conciliazione Stragiudiziale professionale, in affiancamento al decreto legislativo sul Diritto Societario, aprono la via ad una nuova epifania in questo campo.
Sulla scorta dell'esperienza del Tribunale Grenoble e di quello di Arnehm, che hanno già avviato un procedimento conciliativo professionale su procedure delegate e scelte dai Giudici ordinari, Il Tribunale di Teramo ha di recente sperimentato la Conciliazione delle procedure definite mirate. Lo sfollamento dell'ingombrante volume di falconi giudiziari in seno ai Tribunali suddetti, ha dato sfogo a nuovi entusiasmi circa il recepimento di tali sistemi, che nel sistema Anglosassone giunge all'80 % circa di soluzioni bonarie delle controversie. Anche Bruxelles si muove alla ricerca dell'uniformità di regole conciliative e di criteri di formazione univoci per i paesi aderenti, anche per la formazione e la retribuzione dei professionisti pionieri del sistema che svolgeranno la funzione di guida negli anni a venire.
Per onore di verità, non tutte le cause sono dirimibili attraverso tale sistema di ADR, non bisogna infatti confondere il termine "alternativo" con "esclusivo". L'ADR ed i sitemi giudiziali ordinari sono integrativi e non si escludono vicendevolmente. Occorre considerare, altresì, la possibilità progressiva e graduale di approdare prima a tali mezzi conciliativi, per poi passare alla fase arbitrale ed in ultimo, constatata la difficoltà di accordo, ricorrere ai mezzi ordinari.
ADR e ODR AZIENDALE
Lo sconvolgimento delle priorità aziendali e della organizzazione interna così come sedimentati nell'evolversi degli usi e delle consuetudini commerciali, comporta il mutamento, d'importazione, dell'utilizzo di alcuni meccanismi giuridici di soluzione delle controversie facenti capo all'impresa. Dato per assunto che l'inarrestabile progresso tecnologico comporti, anche per il campo del diritto, il necessario snellimento delle procedure, dei tempi e dei costi, nell'ottica di quell'immenso patrimonio che è l'uomo, inteso come cliente, utente, abbonato, soggetto fidelizzato. La litigation explotion e l'incapacità di ridurre il surcharge giuridico, hanno generato la necessità, prima americana, e poi europea, di recepimento di meccanismi nuovi, improntati sulla riduzione dei tempi processuali e non delle controversie, sul risparmio delle energie economiche nonché di quelle emotive, con la base essenziale dell'incontro delle volontà. Lo sviluppo avutosi oltreoceano di meccanismi come l'ADR e l'ODR, come mere facoltà facenti capo alle parti per dirimere le litigiosità ha avuto la forza di invadere il tessuto giuridico europeo, pervaso da iniziale scetticismo con procedure scarsamente propinque, posizionandole tra le forme preliminari e necessarie al litigation case. E' il caso di evidenziare in tal sede che l'ODR (On line dispute resolution) è classificabile come l'evoluzione telematica delle normali procedure di ADR (Alternativa dispute resolution) con i dovuti limiti propri della telematica. Se appare certo che il futuro per le aziende è certamente legato allo sviluppo delle ODR, attraverso l'utilizzo di email, chat room,web conference e resolution room, quali strumenti virtuali derivati dall'ecommerce e piegati alle necessità conciliative, ma pur sempre giuridiche, quali luoghi di incontro ed avvicinamento delle manifestazioni di volontà. La fornitura di servizi ulteriori come l'ODR, diventerà, a breve, una necessità per enti pubblici e privati, per le aziende esistenti e quelle in start-up per raggiungere il bene primario che è l'interazione con il cittadino-utente-cliente e non più il bene prodotto. Poiché la maturazione dei tempi di applicazione di questo percorso sono lunghi ed impervi, specie per l'applicazione di procedure tecnologiche,che spesso lasciano sul campo più feriti e vittime che eroi consapevoli, ci si sofferma, almeno in questa sede, sulle procedure di conciliazione delle ADR quali meccanismi "adeguati ed appropriati" di soluzione delle controversie attraverso gli schemi dell'arbitrato, della mediazione, del miniprocesso e delle procedure di Ombusman e delle EDR (Early dispute resolution) e la loro soluzione tempestiva delle controversie. L'evoluzione delle tesi conciliative pro-bono work, qualifica gli stessi come mezzi idonei all'evoluzione del percorso che muove i primi passi nelle avvisaglie di volontà transattiva non estrinsecata, che il sistema inglese individua con il termine walk in the talk, preludio del cammino che porta alla doppia vittoria(win-win) vera finalità della conciliazione.
Sullo stesso argomento si veda anche:
Il Passaggio dall'ADR internazionale all'ADR on line nel commercio elettronico di Andrea Lisi
Uno sguardo alle ADR on line di Valentina Renna