Internazionalizzazione e Pmi: come muoversi concretamente ? Un progetto utile !
Ormai le iniziative dedicate alle opportunità di internazionalizzazione delle imprese si succedono e si rinnovano con sempre maggiore frequenza ! Convegni, seminari, missioni, anche strumenti finanziari, rappresentano una realtà che si presenta agli occhi degli imprenditori come la nuova frontiera da raggiungere !
Ma, in realtà, le piccole e medie imprese che rappresentano la maggior parte dei sistemi produttivi locali, cosa fanno, come si rapportano a questa “fiera delle opportunità” che sembra aver schiuso uno scrigno di offerte e di opportunità commerciali a migliaia di imprenditori?
Chi, fra i nostri imprenditori, riesce concretamente a trarre effettivo beneficio da questo “movimento” orchestrato in differenti modi ed a vario titolo, spesso – bisogna sottolinearlo senza voler per questo giudicare la serietà e la validità delle iniziative, comunque espressione del lavoro professionale di amministratori e funzionari - con forme di duplicazione, da parte di Enti e Ministeri ?
Nella mia esperienza quotidiana di consulenza alle imprese, occupandomi di internazionalizzazione ormai dal "lontano 2000" (per la rapidità di evoluzione degli scenari internazionali, 6 anni rappresentano "un'epoca" !), ho compreso come in assenza di un modello di sviluppo imprenditoriale ragionato e ben congegnato, condiviso alla base con l'imprenditore, le belle e bellissime opportunità rivenienti dal mondo dell'informazione poco possono fare in termini di risultati concreti ed aspettative.
Dopo aver avuto la fortuna di aver osservato il nostro sistema delle Pmi da lontano (avendo vissuto all'estero per un periodo di tempo e continuando a frequentare il mercato Uk), ho deciso di pormi il problema che si pongono gli imprenditori, quindi mettermi al loro fianco e capire di che tipo di sviluppo hanno realmente bisogno, quindi – ancora - quali sono i loro problemi nell'affrontare i mercati, prima di poter parlare di internazionalizzazione e poter cogliere le tante opportunità che si presentano.
Proprio in questo periodo sto lavorando per due settori decisamente importanti, il tessile/moda e l'agroalimentare. Vi sono problemi specifici che le imprese avevano e continuano ad avere e che spesso non consentono di sfruttare i progetti e le missioni commerciali, che altro non fanno che presentare una realtà più o meno interessante di mercato, per approcciare la quale servono determinati requisiti di prodotto, di processo, di capitale.
L'imprenditore ha delle difficoltà ma ha anche delle esigenze specifiche ! C'è l'impresa che desidera entrare in contatto con dei marchi importanti per offrire i suoi servizi di produzione qualificata, ma c'è anche l'impresa che desidera “piazzare” il suo brand di alta qualità presso alcune tipologie di canali distributivi. Poi c'è l'impresa che pur in presenza di un prodotto di qualità non è supportato dall'identità territoriale che consente di scalzare la concorrenza di analoghi prodotti italiani nelle scelte dei buyers, poi – ancora – c'è l'impresa alla ricerca di una selezione di micro-distributori retail su un'area di mercato specifica.
In risposta a questo scenario tanto complesso, quanto intuitivo nel modo in cui rappresenta la produzione frammentata e fatta di piccole realtà sul nostro territorio, ho avviato un lavoro certosino che a partire da un mercato specifico e che conosco bene, quello del Regno Unito, miri a creare dei gruppi di lavoro nei due settori menzionati (Tessile/Moda e Agroalimentare), finalizzato a raggiungere due categorie di obiettivi:
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rilevare le esigenze fondamentali comuni al gruppo e quelle specifiche di utenti con esigenze analoghe nei confronti di un programma di internazionalizzazione, quindi mirare a creare risposte personalizzate;
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creare una funzione di assistenza in forma stabile e continuativa, in grado di assistere le imprese sul mercato Uk, operando come un ufficio estero, ma condiviso su più utenti con logica di ripartizione dei costi.
Questo modello di lavoro, che nel punto 2) consente alle imprese di beneficiare di una funzione che altrimenti non potrebbero concedersi in forma singola, è orientato a verificare la sussistenza di alcuni requisiti reputati utili dall'imprenditore nell'ambito di una sua strategia di crescita, quindi valutare un processo graduale, assistito e coordinato di apertura ai mercati esteri. Alcune imprese hanno già scelto questa strada e nelle prossime settimane vi sarà un primo incontro su Londra con alcuni operatori del tessile in Uk. Finalità principale di questa iniziativa è creare un modello di supporto al sistema produttivo locale, il cui obiettivo è:
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valorizzare la produzione locale di qualità e personalizzare l'offerta;
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instaurare rapporti d'affari solidi e duraturi per garantire continuità alla presenza sul mercato estero;
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attrarre l'interesse di operatori stranieri presenti sui mercati esteri per le ns. produzioni, quindi promuovere efficacemente ed in forma innovativa il “concept prodotto pugliese”,
... e non, semplicemente, offrire alle imprese l'opportunità di acquisire una singola commessa commerciale !
Il programma prevede inoltre un'attività periodica a supporto di un "gruppo di lavoro" incentrata sull'informazione e sull'orientamento: temi relativi alle dinamiche e alle opportunità di apertura ai mercati esteri che si integrano con le tante iniziative ed i contatti istituzionali che si presentano alle imprese, nei vari contesti territoriali. L'attività di informazione verte su:
- il concept “prodotto locale di qualità” - Marketing di prodotto;
- le relazioni d'affari con gli operatori della distribuzione – Mercato B2B;
- il mercato dei consumatori e le caratteristiche d'immagine del prodotto – Mercato B2C;
- promozione e fidelizzazione dei rapporti con gli operatori esteri – Marketing internazionale.
Il programma di supporto ai settori del Tessile/Moda e Agroalimentare è già avviato e vi è la possibilità di aderire ad una prima fase operativa a supporto del tessile. Per maggiori informazioni, si può contattare l'area aziendale dello Studio Associato D&L (davidediurisi@studiodl.it) – tel. 0832/25.60.65 -
22/11/2006