L'annuale assemblea dei soci della Camera di Commercio Italiana a Londra ha visto scorrere cifre e dati relativi all'attività della Camera, ma ha registrato anche un interessante intervento dell'Ambasciatore D'Aragona.
L'Ambasciatore ha lodato l'attività della Camera che continua a generare interessanti iniziative in favore del sistema produttivo italiano, portando in Inghilterra capacità, specificità, peculiarità, quindi ha sottolineato l'esigenza di trovare un modello organico di promozione considerando che "la crisi" sta producendo effetti che in Italia non sono così acuti come in altri contesti sviluppati.
L'Italia portà con sé valori e capacità, quindi presenta eccellenti legami con l'Inghilterra, offrendo i presupposti per sfruttare al meglio sinergie e cooperazione. L'Ambasciatore ha evidenziato anche come il rapporto fra questi due sistemi e la presenza incisiva di uomini e donne di business in Inghilterra in posizioni di grande rilievo, possono sostenere ulteriormente la crescita economica di imprese e progettualità.
Dal nostro punto di vista, certamente l'Italia presenta grandi valori ed opportunità e certamente le relazioni fra i due Paesi consentono di cavalcare quest'onda; rimane tuttavia un dato strutturale e finanziario di un'industria (un'impresa in generale) non più tonica come in tempi passati, così come la considerazione che il sistema del credito dovrebbe entrare maggiormente in sintonia con le politiche locali di sviluppo, suportando prima di tutto le infrastrutture di servizio e i canali di comunicazione, dopodiché gli asset aziendali o i servizi reali.
Un sistema meglio organizzato di centri servizio e presidi locali che supportino lo start up di nuove iniziative, vale molto più che una linea di credito per un'azienda che non ha idea di come approcciare il mercato estero.
MITO si sta dedicando, proprio con il contributo della Camera di Commercio Italiana a Londra, a coordinare un sistema che consenta di ottenere simili risultati in favore delle imprese e delle loro progettualità, con un occhio attento anche alle strutture professionali, una parte dell'economia che spesso non appare nella lista delle imprese e dei prodotti da esportare, ma che - al contrario - rappresenta un volano importante del sistema economico-produttivo.