ALBANIA: dall'Italia 23 milioni Euro per l'e-government
ALBANIA: DA ITALIA 23 MILIONI DI EURO PER MODERNIZZARE P.A. (ANSA) - TIRANA, 22 GEN - Per modernizzare la pubblica amministrazione albanese l'Italia stanziera' 23 milioni di euro (circa 45 miliardi di lire) in tre anni nell'ambito del progetto di e-government che il governo italiano esportera' anche in altri paesi, a partire dalla Tunisia, Giordania e Mozambico. I dati del progetto italiano per l'e-government, deciso a Genova nell'ambito del G8, sono stati illustrati oggi a Tirana dal ministro per l'innovazione e le tecnologie Lucio Stanca al premier albanese Ilir Meta e al ministro della cooperazione economica e del commercio Ermelinda Mecsi. La delegazione italiana, che raggiungera' domani Tunisi e mercoledi' Amman, e' accompagnata anche dal presidente di Federcomin, Alberto Tripi, in quanto il progetto e' stato elaborato dal governo italiano in collaborazione con un gruppo di imprese italiane tra le quali figurano Enel, Finsiel, Engineering, Ibm Italia, Microsoft, Tele+, Telecoma Italia, Tim e Sogei. Nell'ambito dei finanziamenti che la cooperazione italiana stanziera' per i prossimi 3 anni (il 26 febbraio sara' in Albania una delegazione italiana per definire l'accordo), pari a 180 miliardi, l'e-government dovrebbe ricevere circa il 25% del totale. Un aiuto che il premier albanese Meta ha definito importante: ''Le riforme che abbiamo intrapreso hanno bisogno di tecnologie. Abbiamo la ferma convinzione che anche in questo settore, con la collaborazione dell'Italia, riusciremo a ottenere un successo''. Meta ha ricordato che l'Albania si e' avviata a seguire standard europei per quanto riguarda la pubblica amministrazione ma per ottenere risultati sono necessari aiuti tecnologici. Tra gli obiettivi, che saranno fissati dal governo albanese, il piano di e-government (che dovrebbe essere presentato ad aprile alla conferenza internazionale di Palermo) dovrebbe riguardare la riforma della contabilita' generale albanese, con un costo iniziale di studio di circa 1 milione e 500 mila euro, meta' dei quali finanziati dai fondi Onu per i paesi in via di sviluppo. (ANSA).
23/01/2002
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