ABUSIVA DUPLICAZIONE del software in azienda
PREVENZIONE E RESPONSABILITA' PER ALL'INTERNO DELL'AZIENDA Ad oggi pressoché tutte le aziende utilizzano software per lo svolgimento delle più svariate operazioni. Negli ultimi anni contemporaneamente alla diffusione di software ad uso professionale, è andata moltiplicandosi anche la duplicazione abusiva del software all'interno delle aziende. A seguito della recente legge 248/00, chiunque, per trarne profitto, duplica abusivamente programmi per elaboratore o, per gli stessi fini li distribuisce, rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 5 a trenta milioni (salvo si tratti di freeware, ovvero programmi gratuiti, che quindi possono circolare liberamente). Sino a tale riforma tra gli elementi costitutivi della fattispecie normativa in esame, figurava il concetto di lucro, con il quale il legislatore indicava qualsiasi arricchimento patrimoniale conseguito con la duplicazione del software da parte del "pirata"; ma la suddetta legge ha apportato un sostanziale cambiamento nel contenuto della norma, sostituendo l'inciso "a fine di lucro" con quello "per trarne profitto"; con la semplice collocazione della parola profitto si è inteso ampliare le ipotesi di identificazione del reato non più solo intendendo penalmente rilevante la duplicazione del software volta ad accrescere il patrimonio, ma anche la duplicazione volta al semplice risparmio economico, o ad un generale beneficio(...) [continua in approfondimanti - sezione Internet] (Dott.ssa Valentina Frediani)
27/11/2001
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