PRODOTTI DOC e UE: certificazione essenziale.
La certificazione dei prodotti secondo denominazione di origine controllata (DOC) assume oggi più che mai importanza e priorità. Il WTO, con la paventata estensione della tutela delle produzioni agroalimentari sul mercato globale, imporrà senza dubbio nuovi standard di certificazione. L'Italia è fra i Paesi con maggiori possibilità, e le strategie di internazionalizzazione dei produttori del settore agroalimentare devono tenere conto di tale tendenza. WTO: MARZANO, IMPEGNO UE A PORTARE IN AGENDA PRODOTTI DOC (ANSA) - DOHA (QATAR), 9 NOV - Avanti tutta, sui prodotti doc. I negoziatori Ue si sono impegnati a portare nella proposta europea per l'agenda della Wto l'estensione della tutela dei prodotti alimentari a denominazione geografica. ''Si stanno aprendo spiragli verso l'estensione del doc'', ha detto il ministro delle Attivita' Produttive, Antonio Marzano, al termine dell'incontro tra i rappresentanti dei governi dei Quindici e i commissari UE al Commercio e all'Agricoltura Pascal Lamy e Franz Fischler. ''L'Italia e' piu' sensibile di altri sul doc, perche' abbiamo superato per numero di tali prodotti anche la Francia'', ha spiegato il ministro, anche se al momento quelli tutelati sono solo vini e liquori per i quali invece si chiedera' l'istituzione di un registro internazionale entro due anni. Se l'agenda della Wto dovesse accogliere la proposta europea, l'estensione della tutela a prodotti come, ad esempio, il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma sara' un tema che verra' portato al comitato Trips (quello sulla proprieta' intellettuale) e, dopo essere stato approfondito, passera' al negoziato commerciale. La richiesta di estendere la tutela della denominazione di origine geografica ad altri prodotti oltre a vino e alcolici interessa soprattutto Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e Francia. (ANSA).
12/11/2001
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