TESORO: ripresa trainata da Sud e da export
(ANSA) - Roma - La ripresa economica del 2000 si č manifestata con forza anche nel Mezzogiorno che ha macinato piu' del Nord in termini di esportazioni e creazione di posti di lavoro. Un risultato che ha pesato nell'aumento del Pil pari al 2,9%. Il dato e' segnalato dall'andamento positivo dei principali indicatori congiunturali riportati nell'aggiornamento della Relazione Previsionale e Programmatica appena inviata dal governo alle Camere. In particolare, e' da sottolineare il forte incremento delle esportazioni, pari al 27,3% (19,3% al netto delle vendite dei prodotti petroliferi raffinati), contro una crescita delle esportazioni del Centro-Nord pari rispettivamente al 15,3 e 15,1%. L'afflusso turistico ha registrato un incremento del 6% in termini di arrivi e del 7,1% in termini di presenze. Il dinamismo del tessuto imprenditoriale, si legge ancora nel quadro sintetico della Relazione, ha registrato tassi di incremento del numero di imprese (piu' 3,2%) superiori a quelli medi nazionali (piu' 2,5%). L'accelerazione della crescita si e' poi riflessa all'inizio del 2001 in un notevole aumento dell'occupazione, pių alto che nel Centro-Nord (3,7%contro 3%), mentre il tasso di disoccupazione, che nella media del 2000 era sceso al 21% (22%nel 1999), a gennaio 2001, in termini destagionalizzati, risulta pari al 20%. "Sembra quindi in atto un processo di consolidamento delle tendenze espansive emerse nella seconda meta' degli anni novanta - scrive il ministero del Tesoro - quando il tasso di variazione del Pil meridionale ha superato quello del resto del paese, con una natura della crescita assai diversa rispetto a quella degli anni ottanta". L'aumento del Pil al Sud e' stato infatti sostenuto in modo molto piu' incisivo dagli investimenti, pubblici e privati, e in maniera assai minore dai consumi: se nel periodo 1980-1992 gli investimenti crescevano con una media annua del 0,8%, nel periodo 1996-1998 sono cresciuti con una media del 4,3%; i consumi, invece, registravano un incremento , tra il 1980 e il 1992 del 2,7% medio annuo, mentre tra il '96 e il '98 sono cresciuti dell'1,7%. Su queste basi, dovrebbe risultare confermata la previsione effettuata nel DPEF 2001-04 e posta a base del Quadro comunitario di sostegno (QCS) 2000-2006, secondo cui il tasso di crescita del PIL sarebbe pių che raddoppiato fra il 1999 e il 2000, portandosi su valori attorno al 2,5%, vicino al picco decennale del 1997. Anche per il 2001 sembra possibile, conclude la Relazione, confermare le previsioni formulate nello stesso DPEF di un'ulteriore accelerazione della crescita.(ANSA).
06/04/2001
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