MEDITERRANEO: vendere tecnologia
La vendita da parte delle aziende italiane di tecnologie, attrezzature, brevetti, licenze e assistenza tecnica alle PMI di Egitto, Giordania, Tunisia e Marocco è oggi più sicura. Il ministero degli Esteri ha, infatti, predisposto quattro linee di credito, per un totale di 134 miliardi di lire, che saranno messi a disposizione delle imprese locali tramite banche individuate per ciascun paese. Le imprese saranno assistite nella richiesta dei finanziamenti dall'UNIDO, organo delle Nazioni Unite di assistenza all'industrializzazione dei paesi in via di sviluppo, che fornirà anche assistenza tecnica aiutando le PMI nella stesura degli studi di fattibilità e business plan e facilitando il contatto con le aziende italiane. La situazione si presenta, però, notevolmente differenziata per i quattro paesi: in Marocco e Tunisia, le linee di credito rispettivamente di 30 e 56 miliardi, attivate nelle scorse settimane, sono ancora intatte; in Giordania, la linea di credito non è stata ancora attivata mancando il protocollo di utilizzo emesso dalla Banca centrale Giordana; in Egitto, il credito di 30 miliardi attivato nel '99, è in teoria già esaurito. Infatti il sistema bancario egiziano, considerando i crediti italiani in concorrenza con l'attività creditizia locale, ha impiegato solo parte dei 30 miliardi. Si prevedono per i quattro paesi diversi limiti inferiori e superiori al finanziamento e diversi tassi di interesse a seconda del tipo di valuta impiegato e il tipo di impresa beneficiaria (il tasso è inferiore per le operazioni in lire e per le joint venture tra società locali e italiane). La legge di riferimento per i crediti di aiuto è la L. n. 49 del 1987 sulla cooperazione italiana con i paesi in via di sviluppo.
13/03/2001
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