BALCANI: 320 miliardi per la ricostruzione
La Commissione Affari Esteri del Senato ha approvato la legge con cui si costituisce un fondo di 320 miliardi per la partecipazione dell'Italia alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo dei paesi dell'area Balcanica, duramente colpiti dalla guerra del Kosovo. Il provvedimento, che contiene una serie di agevolazioni per le imprese che investiranno in quell'area, è stato modificato rispetto al testo originario riducendo lo stanziamento iniziale di 400 milirdi a poco più di 320 e attribuendo un ruolo di rilievo al meridione e in particolare alla Puglia. E' stato infatti previsto che siano legittimate ad intervenire per il supporto finanziario e di consulenza, oltre alle agenzie del Nord, anche la Fiera del Levante, Antenna Adriatica con due centri di consulenza e formazione a Bari e ad Ancona, gli Enti Locali, Province e Comuni. Con questa legge si prevede che sia costituito un fondo di 100 miliardi per il 2001 e uno di altri 100 miliardi per il 2002. Verrà poi stanziato un fondo di 120 miliardi per le attività di cooperazione del ministero degli esteri (per il triennio 2001-2003) e un fondo (con uno stanziamento di 2,6 miliardi per il 2001 e di 4 miliardi per il 2002) per le attività di monitoraggio dell'inquinamento chimico-fisico e radioattivo nelle zone balcaniche. La legge, diventando fonte di nuovi posti di lavoro, rappresenta anche un'opportunità per giovani neo-laureati e un'occasione per manager e tecnici. Un Comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio coordinerà gli interventi.
12/03/2001
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