ICT: Il Ministro Stanca ignora il parere del CdS sul Codice dell'Amministrazione Digitale?? Sì! (ll Codice è stato approvato senza le necessarie correzioni!)
Scrivevamo il 23/02/2004 su scint.it:
"Ancora nessuna risposta ufficiale da parte del Ministero per l'innovazione e le tecnologie al parere fortemente critico emesso dal Consiglio di Stato sullo Schema di Decreto Legislativo denominato (forse in maniera troppo affrettata) Codice dell'Amministrazione Digitale.
Si ricorda che il Ministero attendeva da tempo il parere obbligatorio (anche se non vincolante) del Consiglio di Stato e quel parere è stato fortemente critico su molti punti della normativa (che dovrà essere emanata entro il termine del 9 marzo previsto dalla legge delega 29 luglio 2003, n.229).
Il Consiglio di Stato ha invitato ad una "riconsiderazione più meditata della normativa", richiedendo di acquisire i pareri di altre amministrazioni (oltre al ministero dell'Economia, andrebbero ascoltati anche il dipartimento della Funzione pubblica e i dicasteri dell'Interno e della Giustizia) su molte questioni controverse, che qui di seguito si riassumono:
- presenza di troppe "enunciazioni programmatiche e di principio, contenute in varie parti del testo", ma alle stesse devono essere affiancate "norme precettive - applicabili tramite un processo graduale e guidato di implementazione o, in altri casi, direttamente esecutive";
- il testo viene, inoltre, censurato per la mancata previsione di risorse finanziarie adeguate per sostenere questo cambiamento;
- è necessario che il nuovo Codice nell'accelerare il cambiamento, prevenga con misure concrete l'incremento del fenomeno del "digital divide";
- è ancora indispensabile che il testo tenga in maggiore considerazione le esigenze di raccordo con le reti regionali e locali;
- problematiche relative al valore formale e probatorio del documento informatico, anche nei rapporti tra privati (vengono criticati pesantemente gli articoli 17 e 18 del Codice perchè rischerebbero di avere ricadute negative sul commercio elettronico).
Si spera che il Ministero prenda in seria considerazione l'autorevole monito espresso dalla più alta autorità giudiziale amministrativa e non ignori, quindi, le gravi preoccupazioni espresse nel parere, pur di "fare in fretta" e poter gettare "in pasto all'opinione pubblica" quella che vorrebbe (e potrebbe, se fatta con meditata accortezza) essere una rivoluzione digitale per la P.A. (e per i privati).
Purtroppo, sembrerebbe - da quanto si riesce a sapere - che alla fine prevarrà la linea più facile (e poco democratica) di ignorare totalmente il parere e far finta che nulla sia successo... speriamo sinceramente che non sia così!
Rimaniamo in ascolto di un qualsiasi (anche timido) segnale."
Ebbene dal Comunicato del Governo del 4/03/2004 (come sempre in pompa magna alla pagina http://www.governo.it/Presidente/AudioVisivi/dettaglio.asp?d=24665) si legge che:
Consiglio dei Ministri n.197 del 4 marzo 2005
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 9,40 a Palazzo Chigi,
sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro dell'innovazione e delle tecnologie, Stanca:
- un decreto legislativo che accorpa e riordina in un Codice la normativa
in materia di attività digitale delle pubbliche amministrazioni affrontando
per la prima volta in modo organico e completo il tema dell'utilizzo delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche
amministrazioni, nonché la disciplina dei principi giuridici fondamentali
relativi al documento informatico ed alla firma digitale. Sullo schema di
Codice sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del
Consiglio di Stato, delle Commissioni parlamentari competenti e del Garante
per la protezione dei dati personali;
In verità, si sa bene che il parere del Consiglio di Stato è stato acquisito, ma di certo non è stato preso nella benchè minima considerazione (*)!...si spera - come sempre succede da qualche anno a questa parte - nei soliti futuri decreti legislativi correttivi! (e intanto godiamoci la solita frettolosa confusione legislativa)
(*) O almeno questo ci è dato di sapere dalle prime indiscrezioni...