ICT: Italia ko nelle nuove tecnologie
Resa nota la nuova classifica stilata dal World Economic Forum Italia ko nelle nuove tecnologie Scende dalla 28esima alla 45esima posizione. E' penalizzata dalla burocrazia e dalla mancanza di investimenti nella ricerca
GINEVRA - L'Italia, nell'ultimo anno, ha perso molto terreno nel campo delle nuove tecnologie: nella classifica del World Economic Forum (Wef) sulle capacità di sviluppo e utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict), il nostro Paese che era 28esimo lo scorso anno, perde 17 posizioni e si ritrova 45esimo su 104. Giunto alla quarta edizione "The Global Information Technology report 2004-2005" si fonda su una analisi dei dati provenienti da fonti riconosciute quali la Banca mondiale o l'Unione internazionale delle telecomunicazioni. L'Italia è preceduta da tutti i grandi Paesi industrializzati, scavalcata da paesi in via di sviluppo come la Tunisia o il Sudafrica, e precede di una manciata di posti paesi come la Giamaica e il Botswana. Sul punteggio del Belpaese pesano soprattutto i laccioli della burocrazia e la mancanza di investimenti in ricerca, così che nemmeno il terzo posto al mondo per numero di telefonini e il 27esimo per la qualità dei siti internet delle amministrazioni pubbliche riescono a risollevare la situazione.
SINGAPORE DAVANTI AI PAESI DEL NORD EUROPA - In vetta alla graduatoria - resa nota a Ginevra dal Wef - è per la prima volta Singapore, che scalza gli Usa, seguito dai Paesi nordici con Islanda, Finlandia, Danimarca e Svezia rispettivamente al secondo, terzo, quarto e sesto posto. La Norvegia occupa un «rispettabile» 13esimo posto. Quinti sono gli Stati Uniti. Ma mentre la discesa americana di cinque gradini è in primo luogo dovuta ai buoni risultati degli altri Paesi in competizione - afferma il Wef - l'Italia mostra tutti i segni di un «peggioramento» interno nel settore delle Ict . I LIMITI ITALIANI - «Un ingombrante clima di norme e regole - spiega la relazione del Wef - un'infrastruttura relativamente povera e deficienze in aree quali la qualità del sistema scolastico, oltre ai bassi livelli di collaborazione tra settore industriale e accademico, sono tra i principali fattori del calo dell'Italia nella graduatoria del "Global information technology Report 2004-2005", afferma il Wef. Gli italiani ottengono però un ottimo punteggio per l'uso dei cellulari: al capitolo quota di utenti di telefonini, l'Italia è terza in graduatoria (Singapore è solo 15esima). Il Belpaese è in buona posizione anche per la quota di utenti della telefonia fissa (9) e per i telefoni pubblici (6). Per la diffusione di Internet, l'Italia è 21esima per numero di utenti. Discreti i servizi "online" del governo (27). 09 marzo 2005 ( tratto da :http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/03_Marzo/09/cl assifica.shtml )
Country Rankings
1. Singapore 2. Iceland 3. Finland 4. Denmark 5. US 6. Sweden 7. Hong Kong 8. Japan 9.Switzerland 10.Canada 11.Australia 12.United Kingdom 13.Norway 14.Germany 15.Taiwan
Global Information Technology Report 2004-2005
EXTRACT FROM THE PREFACE of the Global Information Technology Report 2004-2005 by Professor Klaus Schwab
The global economy is being changed in profound ways by the onward march of science and technology.
Technological change has, of course, always been a central engine of economic growth, but what is significant about the past decade is the acceleration in the pace of change and, as more and more countries have made efforts to improve their macroeconomic and policy environments, technology and technological innovation appear to have entered a "golden age", a time when they are emerging as the key drivers of growth and development.
There are, to be sure, still many basic battles to be won in the developing world, addressing fundamental issues of development, from reducing poverty levels and the incidence of disease to enhancing opportunity and the quality of life for large segments of the world's population.
But, as economists are prone to point out, what matters most is what happens "at the margin," and at the margin technologies today-particularly information and communications technologies (ICT)-are increasingly playing the central catalytic role in pushing the development process forward.
-------------------------------------- Notizia postata da Alessandro Monteleone
sulla ML del Centro Studi di Informatica Giuridica
alessandromonteleone@dataprotection.it http://www.dataprotection.it
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16/03/2005
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