FATTURAZIONE ELETTRONICA - APPLICAZIONI E NORMATIVE
Il punto di vista e gli obblighi delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private
13 Novembre 2008
La fatturazione elettronica è, in Italia, una realtà “normativa” fin dal 2004.
Purtroppo stenta a decollare e non solo in Italia, ma in tutta Europa, indipendentemente dal fatto che la normativa vigente in alcuni Paesi sia molto più “permissiva” che in altri: in Europa si stima (EBA e Innopay - 2008) che le fatture emesse siano state nel 2007 circa 30 miliardi, equamente suddivise tra B2B e B2C, ma alla data la fatturazione elettronica ha una penetrazione media che non supera il 3%.
Molti sono stati gli studi, alcuni molto approfonditi e prestigiosi, che hanno analizzato sin nei minimi dettagli la Fatturazione Elettronica in Italia, se ne sono approfonditi i meccanismi, valutati i costi, quantificati gli indiscutibili vantaggi, stimati i tempi (molto ristretti) di pay back e molto altro ancora.
Alcune delle domande alle quali molti vorrebbero una risposta sono:
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Quali i principali motivi?
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Quale il peso di reali o presunti vincoli normativi?
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Quanto dipende da una non diffusa integrazione della supply e financial chain?
A “complicare” la situazione si somma la prescrizione della Finanziaria 2008 che stabilisce l’obbligo di Fatturazione Elettronica nei confronti delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali.
Stando alla relazione illustrativa questo avrebbe dovuto essere un elemento catalizzante per diffondere l’uso della fattura elettronica.
Si continuano a tenere corsi, seminari, discussioni varie su questo obbligo: nella sostanza le cose non sono ancora definite e, forse, ci vorrà un po’ di tempo perché ciò avvenga!
Di certo si sa che quello che la norma definisce il Sistema di Interscambio sarà gestito dall’Agenzia delle entrate e che Sogei ne sarà il “braccio” operativo; sono peraltro state stabilite in modo sufficientemente chiaro le relative responsabilità.
La Finanziaria 2008 prevede, inoltre, un Decreto che dovrebbe definire, in sintesi,
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Le regole d’identificazione delle amministrazioni coinvolte
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Le possibili deroghe su tipi di forniture e l’eventuale gradualità di passaggio all’adozione del sistema di trasmissione delle fatture in forma elettronica
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Le regole tecniche (informatiche) per l’emissione e la trasmissione delle fatture elettroniche e per a loro ricezione e gestione
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La disciplina di utilizzo di “Intermediari Abilitati”
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Le eventuali misure, anche economiche, a favore delle PMI.
In realtà ciò non è poco.
Indipendentemente da quanto l’emanando decreto dovrà regolare, ci sono altri elementi da prendere in considerazione?
Ad esempio:
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Quali “precauzioni” bisognerà prendere affinché il sistema di fatturazione elettronica che ne nascerà possa essere, eventualmente, facilmente esteso alle altre amministrazioni e, comunque, ai fornitori Europei?
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Ha senso pensare ad uno standard preferenziale per la formazione delle fatture da inviare alle pubbliche amministrazioni?
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Le esperienze di altri paesi europei ci possono insegnare qualcosa?
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Le attività a livello Europeo dei gruppi di lavoro sulla Fatturazione Elettronica cosa ci suggeriscono?
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Come le norme vigenti possono facilitare, o ostacolare, il processo che si vuole attuare?
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Quali sono le principali esigenze/preoccupazioni che i fornitori hanno nei confronti di questo importante cambiamento? Cosa ha senso offrire alle aziende di più modesta dimensione?
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Come si devono attrezzare le amministrazioni per fare si che il dettato normativo ottenga i massimi benefici possibili? Da chi saranno supportate e come?
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Quali le principali attività da attribuire ai Centri Intermedi Abilitati e, quindi, quali garanzie devono offrire? In altri, termini quali saranno le basi per la loro “abilitazione”?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali un qualificato gruppo di esperti cercherà di dare, se non una risposta, almeno alcuni suggerimenti per far si che il processo di fatturazione nei confronti della pubblica amministrazione non solo contribuisca a migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa, ma possa realmente rappresentare uno dei principali elementi di diffusione della automazione dei processi aziendali, dall’ordine alla riconciliazione dei pagamenti.
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